In relatività Escher usa tre diversi punti di fuga per dare origine ad una raffigurazione unitaria che rappresenta, simultaneamente, tre mondi distinti. Se guardiamo la zona centrale, nella parte bassa del disegno, vediamo una creatura dalle sembianze umane che sale. Lungo una scala. Se la creatura volta a sinistra, potrà salire un'altra scala e trovare un giardino posto di fronte a sè e due nuove scale, l’una alla sua sinistra e l'altra alla sua destra. Ognuna di queste scale è usata da altre creature, collocate nel medesimo mondo in cui si trova la prima creatura.

Se torniamo al punto di partenza, al centro inferiore del disegno e guardiamo in alto verso destra, vediamo qualcosa che non va. Vi è un altro umanoide: porta un vassoio con un bicchiere e una bottiglia e sembra esistere in uno spazio ruotato di 90 gradi rispetto quello in cui si colloca il precedente gruppo di creature. Numerosi altri esseri abitano in questo secondo mondo: uno è seduto di fianco una scala a leggere un libro, un altro sta salendo una scala e un terzo e un quarto pranzano sulla tavola collocata all'esterno.

Un terzo gruppo di creature appare anch'esso ruotato di 90 gradi rispetto al primo gruppo ma, in questo caso, verso sinistra. Uno di questi umanoidi orientati a sinistra sta trasportando un cesto. Tra le altre creature orientate verso sinistra, una porta un sacco, una sta scendendo una scala, una osserva la scena e una coppia passeggia all'esterno, in un giardino.

Ogni gruppo di creature abita un mondo perfettamente coerente, nel quale appaiono strani gli umanoidi orientati nelle altre direzioni. Le porte, che per gli uni appaiono verticali, diventano invece botole per gli altri, le pareti divengono pavimenti, i soffitti diventano pareti, e così via. Si noti poi che delle due grandi scale poste al centro del disegno possono essere percorse su entrambi i lati. Poiché i punti di fuga giacciono all'esterno dello spazio raffigurato, Escher riesce a usare questi dettagli per presentare una visione unificata di questo mondo curioso, a cui possono servire come base tre piani differenti.

Escher, nella sua composizione, ci induce a credere che tre diverse forze di gravità operino nel medesimo tempo.


Descrizione attratta da Il libro dei paradossi di Nicholas Falletta edito da TEA Tascabili degli editori associati spa